Lo sapevi che… Le Scarpe

Pubblicato il 3 Anni fa

I sandali sono stati il primo tipo di calzatura prodotto dalla tecnica umana, in sostituzione delle primitive fasciature. Tutte le civiltà antiche hanno dato la propria versione di questo elementare modello: una suola rigida a cui erano applicate strisce di cuoio o corde. Già nel 3500 a.C. gli antichi egizi lasciavano l’impronta del piede nella sabbia bagnata, producevano con papiro intrecciato una suola delle esatte dimensioni dell’impronta e vi applicavano legacci di pelle grezza. Questi pratici sandali venivano calzati per proteggersi dalle asperità del terreno o della sabbia rovente, ma lasciavano i piedi quasi completamente scoperti e liberi, cosa di cui le donne egizie approfittavano per adornarli di gioielli.

 

Ecco alcune curiosità:

 

  • Le calzature vengono confezionate dall’uomo fin dalla Preistoria: a testimoniarlo sono i graffiti ritrovati in grotte o su pareti in pietra. Utilizzavano pelli di animali, legno, fibre vegetali.
  • La scarpa più antica del mondo è stata ritrovata nel 2010, in Armenia, durante degli scavi archeologici. Risale circa al 3500 a.C. ed è costituita da un unico pezzo di pelle bovina, allacciata sia nella parte anteriore che nella parte posteriore da un cordoncino di cuoio.
  • Sembra impossibile, ma già diecimila anni fa gli uomini avevano intuito la necessità di proteggere i piedi, soprattutto durante le azioni di caccia. La scoperta viene dall'America del nord dove gli archeologi agli inizi del 1940, trovarono, in alcune grotte, curiose calzature composte di corteccia con suole intrecciate ed allacciate anteriormente per consentire la trazione. Sempre nella parte anteriore avevano un ampio lembo che garantiva la protezione delle dita durante l'azione di corsa.
    Successivamente i materiali più utilizzati per la costruzione di calzature furono il cuoio e la pelle, oppure, materiali derivati dalla lavorazione di vegetali quali muschi o soffice lana, utilizzati perlopiù con lo scopo di aumentare la capacità ammortizzante delle suole.
  • Già nelle prime edizioni delle Olimpiadi greche, gli atleti potevano competere, in tutte le prove, muniti di sandali costruiti dagli artigiani dell'epoca, anche se grandi campioni vinsero gare molto importanti come il Dolichos (4/5 km) a piedi nudi. L'evoluzione della calzatura continuò lentamente con il passare dei secoli; nel 1736 i colonizzatori, europei, esplorando le foreste dell'Amazzonia, scoprirono che gli indios, per proteggere i piedi, li ricoprivano con una linfa che fuoriusciva dall'albero del caucciù che poi facevano asciugare al fuoco, permettendo così alla gomma di solidificare e costituire una valida protezione.
    Un secolo dopo, nel 1832, in America, Wait Webster brevettò la prima suola di gomma, mentre nel 1839, fu Charles Goodyear a scoprire un metodo rivoluzionario per aumentare notevolmente la resistenza della gomma, il processo di "vulcanizzazione".
  • Gli inglesi, nel 1850, furono i primi a costruire una calzatura sportiva così come la intendiamo noi oggi, con suola di gomma e tomaia in tela. La scarpa, fu chiamata "Plimsoll" perché sui fianchi aveva una striscia di gomma bianca che ricordava vagamente la linea di galleggiamento (ideata da Samuel Plimsoll) disegnata sulle fiancate delle navi per evidenziarne i limiti di sicurezza del carico. Una volta che questa calzatura fu esportata negli Stati Uniti gli fu affibbiato il nomignolo di "Sneaker". 
  • Nel ‘900 la calzatura sportiva ebbe un'evoluzione strabiliante. Innanzi tutto vi fu per ogni sport una linea di scarpe, si pensi all'atletica leggera ed alla varietà di calzature progettate appositamente per ogni disciplina. In seguito, con l'aumentare dei praticanti, si rese necessaria anche un'evoluzione "tecnica" della calzatura. Le statistiche americane riportano che negli anni ottanta circa 30 milioni di persone praticavano regolarmente il jogging, dato questo, che fece emergere numerosi casi di infortuni da allenamento, inducendo numerose aziende di settore ad aprire centri di ricerca per sviluppare scarpe sempre migliori, sia sotto il punto di vista dei materiali, sia della tecnologia utilizzata per la produzione.
  • A commercializzarle per prima fu l’americana Rubber Company, per la gioia degli sportivi: tennisti, calciatori e atleti compresero subito la comodità di queste scarpe.
  • Le sneakers si sono però diffuse in modo capillare negli Stati Uniti solo dopo il 1919, a seguito della creazione del primo modello dedicato al basket, le Converse All-Stars
  • Pochi anni più tardi, il tedesco Adi Dassler fondò Adidas, contribuendo alla diffusione delle scarpe da ginnastica su scala internazionale (in seguito fondò anche la “Puma”). Nel 1924 registrarono l’azienda sotto il nome di Dassler Brothers Shoe Factory. Il nome attuale della azienda, dopo la separazione in affari dei fratelli, deriva dal soprannome di Adolf Dassler e da una parte del suo cognome (Adi e Dassler).
  • La particolarità delle prime scarpe Adidas era quella di avere dei tacchettini che permettevano una maggiore presa sul terreno agli sportivi. Le famose tre strisce laterali delle scarpe Adidas furono create per mantenere la suola più stabile, ma divennero presto uno dei simboli più riconoscibili del brand Adidas: riprese nell’abbigliamento e ovunque fosse possibile, diedero in fretta riconoscibilità al marchio e contribuirono al successo dell’azienda.
  • Se fino agli anni ’50 queste calzature erano popolari soprattutto tra gli sportivi, dalla seconda metà del XX secolo divengono un fenomeno di massa. A lanciare la moda delle scarpe da ginnastica è stato l’attore James Dean, indossandole nel film cult Gioventù Bruciata.
  • Un’altra svolta si registra nel ’78, quando Nike lancia sul mercato il sistema Air. Nel 1984 Michael Jordan firma un contratto per indossare alle partite di basket il modello Nike Air Jordans, sneakers bianche e rosse come la divisa dei Chicago Bulls: queste scarpe da ginnastica passano alla storia come le più famose e le più vendute di sempre. Amate dagli sportivi prima, indossate da tutti poi, le sneakers non potevano che ascendere anche all’Olimpo dell’alta moda. Correva l’anno 1966 quando Miuccia Prada faceva sfilare per la prima volta un modello di sneakers in passerella, sdoganando di fatto le scarpe da ginnastica dai contesti dove eravamo abituati a vederle ed eleggendole ad emblema di stile.
  • Un paio di scarpe Nike “Moon Shoe” del 1972 è stato venduto all’asta a New York per la cifra record di 437.500 dollari (circa 392mila euro). Si tratta di un modello rarissimo – il Waffle Racing Flat Moon – disegnato dal co-fondatore della Nike Bill Bowerman e prodotto a mano nel 1972 in soli 12 esemplari, pensati e realizzati per le qualificazioni delle Olimpiadi di quell’anno. Ad acquistarle è stato il collezionista canadese Miles Nadal, che ha pagato quasi il triplo della stima di 160.000 dollari che la casa d’aste Sotheby’s aveva previsto. Le Waffle Racing Flat Moon, l’unico paio sui 12 prodotti che non era mai stato indossato, facevano parte di un lotto di 100 paia di scarpe da ginnastica e Nadal ha comprato anche le altre 99 per 850.000 dollari, spendendo quindi un totale di quasi 1,3 milioni di dollari.
  • Il record precedente per un singolo paio di scarpe era di 190.373 dollari, pagato nel 2017 per delle Converse firmate da Michael Jordan e indossate nella finale di basket alle Olimpiadi del 1984.
  • Dall’11 al 23 luglio è stato possibile partecipare alla prima vendita all’asta della storia dedicata alle sneakers, organizzata da Sotheby’s di New York. Tra le scarpe in vendita, anche le Nike create ispirandosi al modello indossato da Michael J. Fox nella celebre pellicola cult degli anni ’80 “Ritorno al futuro”, valutate tra i 50 e i 70mila dollari.
  • Un altro tributo importante va ricondotto a Re Giorgio, il Signore della moda made in Italy. Parliamo di Giorgio Armani, che ha contribuito a un ulteriore diffusione delle sneakers, proponendole in abbinamento a completi eleganti per sdrammatizzare anche gli outfit più formali.
  • Ora le scarpe da ginnastica abbinano tecnologia e moda. L’ultima novità in materia, sono proprio le sneakers couture, scarpe nate da collaborazioni con i più noti fashion brand che hanno dimostrato di apprezzare le scarpe da ginnastica per la loro anima casual ma eclettica, rivisitabile e trasformista.
  • Per concludere possiamo dire che le sneakers sono calzature in grado di rinnovarsi continuamente senza mai tradire la loro identità e le loro origini peculiari che ritroviamo nella distintiva suola in gomma che ne definisce l’originalità.

 

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