L’uomo fa e beve vino da 8000 anni: tracce di succo d’uva fermentato infatti, furono rinvenute in Georgia, in un sito archeologico datato al 6000 a.C.
E’ dunque possibile dire che il vino più invecchiato al mondo ha… 8.000 anni!
La tradizione prevede che con il primo fresco di stagione, solitamente tra settembre ed ottobre, inizi il periodo della raccolta dell’uva e quindi della vendemmia. L’uva del vigneto, coltivata durante tutto l’anno, viene raccolta e portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione, che trasformerà il mosto in vino. Prima di arrivare a questo importante momento, però, c’è un grande lavoro alle spalle che richiede conoscenze, tempo e dedizione. Si raccoglie a mano l’uva con l’aiuto di guanti, forbici e secchi. Si svuotano i grossi contenitori nella pigiatrice dove vengono in una prima fase pressati e in un secondo momento trasferiti nel torchio, da cui uscirà il mosto. Quest’ultimo viene poi trasferito nelle botti  dove rimarrà fino a maturazione. Le bucce e i raspi, cosiddette vinacce, si utilizzano per fare la grappa o l’acquavitenon si butta via nulla!!
Con l’avvento della tecnologia, molto del lavoro manuale è stato sostituito dalla raccolta meccanica effettuata tramite macchine vendemmiatrici.

Il rituale della vendemmia da sempre porta con sé un grande fascino, oltre che un valore storico: è possibile così conoscere tradizioni antiche che fortunatamente vengono preservate e mantenute anche ai giorni nostri.

Ecco alcune curiosità:

  • Il surriscaldamento del pianeta sta causando più di qualche problema alle vendemmie. Se un tempo il clima era perfetto e i ritmi della natura suonavano all’unisono, adesso l’eccessivo caldo sta causando vendemmie precoci, il che sta dando un bel po’ di vantaggio a Paesi come l’Inghilterra.
  • Sapete perché il vino si fa proprio con l’uva e non con un altro frutto? Perché l’uva è il frutto perfetto per poterlo realizzare. Grazie al suo equilibrio di zuccheriacquaacidi e tannini. Nessun altro frutto potrebbe prestarsi così diligentemente alla fermentazione. Per questo ringraziamo Madre Natura.
  • Il succo contenuto all’interno degli acini di uva rossa e bianca ha lo stesso colore, la differente colorazione tra giallo paglierino e rosso sangue dipende da colore della buccia degli acini.
  • Vi siete mai chiesti perché abbiniamo il vino rosso alla carne? Merito dei tannini contenuti nelle bucce dell’uva che, lasciandoci quella sensazione di bocca asciuttasgrassano il naturale grasso della carne.
  • sommelier agitano il vino nel bicchiere. Lo fanno per liberare gli aromi potenti della bevanda. E’ anche questo il motivo per cui non riempiono mai il bicchiere,ma consentono al vino di agitarsi per bene all’interno del bicchiere senza rovesciarlo. Versa, osserva, rotea lentamente il calice, annusa, rotea di nuovo il calice in maniera più ampia, beve facendo entrare un po’ d’aria in bocca. Questi sono i passaggi basilari dell’arte della degustazione.
  • E’ ormai nota la discussione sul modo di tenere un bicchiere da vino: questi  infatti devono essere tenuti per lo stelo affinché la mano non alzi la temperatura del vino. Lo stelo esiste proprio per questo motivo.
  • La bottiglia di vino si conserva in posizione obliqua-orizzontale per impedire che il tappo di sughero si asciughi e precipiti con il tempo all’interno della stessa bottiglia.
  • Vino bianco e rosso dovrebbero essere serviti a temperature differenti: il vino bianco tra i 7 e i 12 °C; quello rosso tra i 14 e i 17-18 °C.
  • Una delle più famose cantine della storia è sommersa. Si tratta di quella del Titanic, affondato nel 1912. Gli esploratori del relitto la trovarono sorprendentemente in buono stato, con gran parte delle bottiglie ancora intatte.
  • Il brindisi deriva da un’antica usanza tra i commensali dell’antica Grecia. L’ospite della cena beveva per primo un sorso per rassicurare i suoi ospiti che quel vino non era avvelenato.
  • Il vino più costoso al mondoil rosso Romanée-Conti del 1945 è stato venduto ad una cifra record, la più alta mai sborsata ad un’asta per una singola bottiglia, per 558.000,00 dollari.
    I Borgogna di Romanée-Conti sono il Sacro Graal dei vini, i più desiderati e costosi del mondo, per i quali appassionati e collezionisti sono disposti a fare follie. Fa parte delle sole 600 bottiglie che furono prodotte con la vendemmia del 1945, subito dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. In realtà il record è stato battuto ben cinque volte nel corso della stessa asta. Le Romanée-Conti 1945 in vendita erano due, la seconda delle quali si è fermata a 498mila dollari, e poi sono state piazzate tre bottiglie dell’annata 1937 a 310mila dollari l’una. Prima di loro, il primato apparteneva a una bottiglia da sei litri di Cheval-Blanc 1947 venduta nel 2010 a 304mila dollari. In aggiunta, Sotheby’s ha anche piazzato una rarissima bottiglia di whisky The Macallan 1926 (60 Years Old, con etichetta di Sir Peter Blake) a 843mila dollari, record personale della casa per un distillato e record per le aste in Nord America.
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